citofluorimetro

Il giorno 17 settembre, in occasione dell’evento benefico “Merenda a 4 mani”, ricorderemo Luca donando al Dr. Ettore Biagi un assegno di 15.000€ per contribuire in modo importante all’acquisto di un citofluorimetro per il Centro Tettamanti. Ecco nelle parole dello stesso Dr. Biagi la spiegazione di cosa rappresenti questo macchinario:

La citofluorimetria è un processo che offre un metodo incredibilmente flessibile per la caratterizzazione di cellule e permette di analizzare simultaneamente parametri fisici e caratteristiche di fluorescenza di molte migliaia di cellule ogni minuto.

Questa metodica, che integra tecnologie che utilizzano fluidica, ottica, computer-grafica, fluorescenza ed immunobiologia, è in grado di “raccontare la storia” delle cellule raccogliendo notizie che riguardano il ciclo cellulare, i marcatori di superficie, la chimica, la genetica, la fisiologia e la morfologia di singole cellule presenti in popolazioni cellulari eterogenee.

Questa tecnologia è inoltre applicabile per la separazione fisica di una cellula o di una particella di interesse da una popolazione eterogenea, ed è chiamata “cell sorting”.

Ogni cellula può essere analizzata per i suoi parametri fisici e proprietà fluorescenti per poi essere separata dal resto della popolazione.

La citometria a flusso è un processo analitico nel quale una sospensione di cellule o di particelle viene immessa in un apposito strumento.

Le cellule sono iniettate in un flusso una alla volta e colpite da una o più sorgenti luminose ad una opportuna lunghezza d’onda.

Sensibili rilevatori di luce raccolgono i segnali ottici emessi dalle cellule. Se una cellula presente nella sospensione è stata resa in qualche modo fluorescente, i segnali di luce e di fluorescenza generati dalle cellule durante questo passaggio vengono convertiti da un convertitore analogico-digitale, digitalizzati ed inviati ad un computer che li trasforma opportunamente e li proietta sul monitor, rendendole visibili come “nuvole” di diverso colore a seconda delle loro caratteristiche.

Un esempio fondamentale è dato proprio dall’utilizzo di questa tecnica nel progetto che insieme a “quelli che… con Luca” stiamo portando avanti nell’identificazione della cellula staminale mieloide, ovvero la cellula madre più resistente alle terapie che noi vogliamo riconoscere e colpire.

Infatti questa cellula ha una sorta di identikit sulla sua superficie, ovvero una serie di molecole che noi possiamo colorare e vedere con la citofluorimetria.

Solo in questo modo potremo identificarla, studiarla ed alla fine ucciderla!

Esatto perché se ne conosciamo l’identikit di superficie, colorate noi possiamo costruire artificialmente in laboratorio delle molecole speciali, cosiddette Recettori Chimerici, che funzionano da radar e da killer verso le cellule tumore in modo estremamente selettivo, risparmiando le cellule sane.

CARATTERISTICHE TECNICHE: I citofluorimetri sono dotati di un duplice sistema laser, unico in questa tecnologia perché permette di analizzare simultaneamente 5 marcatori diversi, fornendoci pertanto la totale sicurezza che stiamo guardando la cellula giusta.

AMBITO DI UTILIZZO DEL CITOFLUORIMETRO:
– fondamentale per la caratterizzazione accurata di cellule leucemiche e per la analisi e la misura degli effetti che su di esse possono essere indotti in vitro o in vivo;
– tecnologia in grado di fornire una moltitudine di informazioni con piccoli volumi di sospensione cellulare in tempo reale su cellule normali e patologiche di vario genere (es: umane e murine) ;
– tecnologia che permette di identificare e bersagliare una cellula anche infinitesimalmente presente, come la cellule staminale mieloide. Senza questo strumento ad oggi i nostri progetti di terapia molecolare della leucemia mieloide non sarebbero nemmeno immaginabili!

NECESSITA’ DI ACQUISTO DELLO STRUMENTO PER IL CENTRO TETTAMANTI:
– Offrire uno strumento per tutti i laboratori di ricerca del centro, ma soprattutto per il laboratorio di Terapia Molecolare, perché senza questo strumento non possiamo identificare i nostri bersagli leucemici.
– Possibile applicazione futura in ambito diagnostico

Dr. Ettore Biagi

 

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